Racconti

leggere, sognare, scrivere... pensare

Io non c'ero
tra l'uno e nessuno,
ero un numero dubbio,
negativo.
di Angela Cavelli

Fiabe e racconti

Cosa sarebbe la vita
senza storie...

Mercoledì 2 Novembre, 2016
INNAMORAMENTO:IN AMORE SI MENTE
Il 5 marzo 1938 Pavese nel "Mestiere di vivere" scrive: "L'amore interessa la persona amata in ragione delle cose che porta con sè. Per cui chi si preoccupa di amare sinceramente e integralmente quasi mai ha avuto tempo nella vita di accumulare le cose (personalità, ricchezze, forza, mezzi, qualità, ecc.)che farebbero accettare il suo amore. Dell'amore in sè nessuno sa che farsene. E siamo giusti:che cosa è l'amore in sè, altro che la libidine di uno scimmione?"
Commento: Pavese mente sapendo di mentire. Pur ammettendo che l'amore comporta un lavoro per conquistare la donna, lui si chiama fuori da questa legge. Secondo lui non ha potuto arricchirsi nei mezzi, nella personalità e nei modi della relazione che gli avrebbero permesso di avere una donna perchè non ha avuto tempo.Ciò non è vero: non ha voluto lavorare per la relazione. Siamo ancora al :"voglio essere amato per quello che sono".Il Padre primigenio nel "Totem e Tabù" di Freud non muove un dito per farsi amare dalle donne e dai figli perchè si ritiene staccato da ogni rapporto: è l'uomo che non deve chiedere mai. L'ideale di Pavese è lo scimmione che ha l'amore in sè, cioè una legge già data (istinto) e che lui giustamente critica.

PSICOSI: SOMMERSIONE IN UN MARE D'AMORE
Il 23 marzo 1955 Pavese scrive: "L'amore è veramente la grande affermazione. Si vuole essere, contare, si vuole, se morire si deve, morire con valore, con clamore, restare, insomma"
Il 29 gennaio 1944 scrive:"Ci si umilia nel chiedere una grazia e si scopre l'intima dolcezza del Regno di Dio. Quasi si dimentica ciò che si chiedeva:si vorrebbe godere sempre quello sgorgo di divinità. E' questa senza dubbio la mia strada per giungere alla fede, il mio modo di essere fedele. Una rinuncia a tutto, una sommersione in un mare d'amore, un mancamento al barlume di questa positività. Forse è tutto qui: in quel tremito del "se fosse vero!" "se davvero fosse vero..."
Commento: Il senso di umiliazione, l'intima dolcezza, la dimenticanza, la rinuncia a tutto, la sommersione in un mare d'amore, il mancamento, il tremito sono i segni di qualcuno che sta scivolando nella psicosi, nell'essere pazzo d'amore. Inoltre, lo "sgorgo della divinità" fa pensare allo sgorgare dell'acqua, ad un evento naturale. Dio come natura.

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