Tra il carpino e l'ulivo udivo il lamento del principe: non gli bastavan la cuffia di nassa e l'ocra rossa a coprire il suono della cava: né il ricordo dell'arena bianca o la pietà dei compagni che speravano comandasse ancora. Gli ultimi ombrelli, sul profilo tondo delle alture, ci vedevano fuggire come Paolo e Andrea, in cerca di segnali sui ciappi di ardesia.